La pratica dell’Ascolto per una buona Amministrazione.
Uno scambio di battute social, dai toni coriacei, questa mattina mi ha fatto riflettere sul ruolo delle “proposte dal basso”.
Il principio della Sussidiarietà, sancito dall’Art. 118 della Costituzione, detta le regole per il modello di partecipazione attiva e condivisa dei cittadini alla gestione della “cosa pubblica”.
Per cui andrebbe interpretato come un dovere quello di fare proposte utili allo sviluppo dell’intera società, senza immaginare nulla in cambio. Quindi proposte libere mirate alla soluzione di problemi che riguardino in qualche modo la collettività.
Ora usciamo dalla logica e dal campo delle ipotesi e dei desiderata e guardiamo alla realtà: Dove si inceppa il meccanismo della partecipazione dei cittadini? La risposta sarebbe semplice quanto semplice sarebbe la soluzione: Nel modello di ascolto che gli Amministratori della cosa pubblica applicano nel momento in cui “occupano” i cosiddetti posti di potere!
Provate, qualunque idea di sviluppo della Città voi abbiate, presentatela agli Amministratori. Troverete porte aperte, grande attenzione, buoni propositi. Poi provate a chiedere di lavorare insieme, in co-progettazione, in co-llaborazione, in co-partecipazione. Gli ostacoli diventato tanti ed insormontabili, barriere tali che sembrano quasi isolare dallo scorrere della normale vita quotidiana.
Dovremo cambiare le logiche, i metodi, fare dell’ascolto non più solo uno spot elettorale, ma una nuova visione che guardi ai cittadini come collaboratori, come coloro che vivendo la città hanno il Diritto di trovare ampia e reale disponibilità. Elevare il livello culturale del confronto restituendo agli Organi Istituzionali la dignità che meritano attraverso la funzione di prima interfaccia con i cittadini. Aumentare il livello di ascolto attivando contenitori nuovi, dinamici, smart che diano a tutti la possibilità di accesso, verifica e controllo delle azioni poste in essere.
In definitiva, un impegno urgente, sarà quello di attuare il Principio della Sussidiarietà Orizzontale coinvolgendo i cittadini nello svolgimento della funzione pubblica facendo attenzione che non si instauri un rapporto sostitutivo ma che tale azione rappresenti un virtuoso modello in cui tutte le parti sono sensibili alle esigenze della collettività.