La bellezza delle Arti, privilegio rigenerante!
La sofferta dicotomia tra perfezione levigata della forma geometrica ed oscura complessità del suo interno, simbolo e metafora del drammatico confronto tra dentro e fuori, tra spirito e materia, tra apparenza e realtà.
Sono passate da poco le dodici. I navigli sono silenziosamente operosi. Il laboratorio si trova al piano terra nel cortile di un tipico palazzo milanese. Ad accoglierci una dolcissima, minuta signora.
Le opere esposte presto potranno essere ammirate anche nella nostra città. Giriamo silenziosamente nei corridoi della mostra, tra libri che ne raccontano la vita, lo stile, le idee e pannelli esplicativi dei lavori di restauro del pezzo più importante.
Già gli stampi hanno il sapore di vere e proprie opere d’arte, ordinatamente conservati nella sala più grande, insieme ad alcuni esemplari tra prototipi ed altri su cui si sta lavorando.
Ci intratteniamo con tutte le persone più vicine, dalla Direttrice della Fondazione ai famigliari che oggi ne curano il patrimonio.
Ma l’incontro più intenso, quello più atteso, il mio Regalo di Natale 2022, avviene nel suo studio. Oltre novanta anni, la storia della scultura italiana vivente. Arnaldo Pomodoro ci accoglie e racconta aneddoti della vita professionale. Contento che anche Matera ospiti suoi capolavori nella mostra esposta nelle sale del MUSMA, ma ancora più contento di sapere che presto vi sarà una sezione a lui espressamente dedicata.
Progetti tanti ed importanti. C’è una data. C’è una idea. C’è un portale, una “Impresa”.
Sono passati oltre 20 anni dalla prima volta che vidi una sua sfera. Da subito il desiderio di saperne di più, di conoscere, di interpretare. Stringergli la mano e poterlo chiamare “Maestro” è stata un’emozione indescrivibile. Le relazioni coltivate che regalano il privilegio di accedere a luoghi densi di Cultura.
Usciamo e sostiamo in una piccola trattoria. Tante parole scorrono. Difficile dargli un senso mentre la mente si rigenera elaborando immagini di una bellezza disarmante.
Sono le 18 quando l’iphone squilla ancora. Categorico “alle 19.30 ci vediamo al Teatro del Verme!”.
L’apoteosi di una giornata alla ricerca del bello.
Chi suggerisce un senso più circoscritto da usare per l’espressione “musica classica”, identifica poi i compositori moderni come autori di “musica contemporanea”. Nonostante ciò, l’inquadramento che più di ogni altro gli viene attribuito è quello di “compositore minimalista”
Due ore di musica di altissimo livello in una cornice costituita dal tutto esaurito di un bellissimo teatro. Suoni e melodie ricercate alternate ai classici più conosciuti. Brani suonati in piena solitudine su di un palco dalla scenografia minimalista ed altri eseguiti con l’ausilio di archi e percussioni.
Ludovico Einaudi è stato l’unico musicista classico a partecipare all’iTunes Festival, accanto a gruppi rock come gli Oasis e i Placebo. Ha venduto più di 750.000 dischi in tutta Europa e con l’album Nightbook ha raggiunto la vetta di tutte le classifiche di musica classica di tutta Europa.
Nel post concerto ricordava aneddoti di un suo concerto a Matera, oltre 20 anni fa. Scherzava, sorridendo, su un suo possibile ritorno per esibirsi nella Capitale Europea della Cultura.
Il privilegio di vivere una esperienza con il punto di vista dell’artista. Tra pochi eletti. Dove i suoni, l’intesa, le azioni si possono meglio apprezzare.
E’ notte fonda quando il taxi mi raggiunge. A Milano ci sono zero gradi. Ma lo spirito e la mente sono completamente rigenerati. Si può ripartire, per nuove mete, con nuove idee, con progetti ambiziosi.
La guida d’eccezione, in questa giornata senza eguali, è stata Antonio Calbi. Da quel, ormai, lontano 2010 il mio “personal culture coach”. Per dirla con le parole sue “non sa perchè mi regala tutte queste emozioni”, ma in fondo sa benissimo perchè continuiamo a farlo: c’è un conto in sospeso tra le nostre vite e la passione per Matera. Finchè non succederà continueremo a crederci!