Gioco la partita per difendere un SOGNO
Quando ho pensato la prima volta all’IDEA che Matera potesse diventare Capitale Europea della Cultura ho immaginato che questa sarebbe stata la giusta occasione per far diventare la mia città una città MIGLIORE, e non semplicemente più ricca o più bella. Ho immaginato che la conquista di quella nomina avrebbe potuto costituire solo un punto di partenza, la CHIAVE di VOLTA attorno alla quale iniziare a costruire un sistema sociale, politico ed economico NUOVO e ho sognato che questo nuovo sistema restituisse DIGNITA’ E VITALITA’ alla città ma soprattutto a TUTTI I MATERANI.
Inizialmente la mia IDEA è stata considerata VISIONARIA, ed io un SOGNATORE. Ma quel sogno non è stato CASUALE, è stato il frutto di una intensa e costante PARTECIPAZIONE civile alla vita della mia città, di un forte senso di appartenenza a questo territorio e di responsabilità nei confronti del futuro dei miei figli.
E’ stato un sogno “studiato a tavolino” e condiviso con tutti coloro che ci hanno creduto con me sin dall’inizio e che, indipendentemente da qualsiasi appartenenza politica, hanno messo a disposizione “liberamente” le rispettive professionalità per iniziare a trainare quello che poi si è trasformato nel CARRO della VITTORIA. E’ stato un sogno che ci ha catapultati immediatamente in una realtà fatta di studio, di ricerca, di analisi, di relazioni locali, nazionali e internazionali che da “comuni cittadini” abbiamo portato avanti con estrema serietà e professionalità ripagati solo da quella passione che contraddistingue chi AMA la propria terra.
Di qui la RESPONSABILITA’, l’IMPEGNO e l’ONORE di continuare ad ESSERCI per condurre quel carro verso i MATERANI per il consueto ASSALTO, assalto che metaforicamente nella nostra tradizione rappresenta INCLUSIONE, IDENTITA’, APPARTENENZA E RINNOVAMENTO e non, come la parola in sé lascerebbe intendere, un attacco tattico di spartizione e distruzione.
La vera vittoria sarà celebrata SOLO e SE l’assegnazione di questo Titolo avrà garantito ricadute “durature” di crescita e sviluppo al nostro territorio in maniera inclusiva e senza violentarne Identità e Tradizioni.
Diventa pertanto fondamentale, in questa fase del percorso, affiancare, ai “tecnicismi” necessari alla realizzazione di un progetto di portata europea, una solida base amministrativa CIVICA che garantisca prima di tutto un PROGETTO CONDIVISO di SOCIETA’, affinché nessuno “subisca” la vittoria di alcuni.
Io ritengo che sostenere un Progetto Condiviso di Società significhi essere in grado di TRADURRE le “PROMESSE” fatte all’Europa attraverso il Dossier, in “CERTEZZE” per la rinascita e il progresso della nostra città.
Io credo in un impegno civico prima ancora che politico perché sono convinto che l’Alto Valore delle Idee Libere capovolga la piramide del “potere” ponendo al vertice uomini e donne in grado di lavorare al di sopra di ogni appartenenza e facendo delle diversità il valore aggiunto di un REALE PROGETTO di SVILUPPO SOCIALE E CULTURALE.
Dal 2008 ho preso UFFICIALMENTE un impegno con questa città che ho portato e continuerò a portare avanti “liberamente” insieme a tutti coloro che CREDONO in MATERA!