Governare la Città non è come giocare una mano di poker!
Nella trama del film “il grande bluff”, prodotto nel 1957, il protagonista è un giocatore d’azzardo che ha perso sino all’ultimo spicciolo e mette su una commedia per farsi credere miliardario.
No, quello messo in atto dal Movimento 5 Stelle, nel Consiglio Comunale di Matera, non è un grande bluff. Prima di tutto perché Matera non è un giocatore d’azzardo che ha perso tutto, ma come sancito in fase di bilancio consuntivo è un Ente Pubblico virtuoso con i conti in ordine sino al punto da potersi permettere investimenti, con l’avanzo di bilancio, come quelli previsti, per oltre 2 milioni di euro, per la manutenzione delle strade e per interventi sulle scuole.
Secondo perché l’operazione si è giocata a carte scoperte coinvolgendo sin dall’inizio le parti propositive dell’intero Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, con il chiaro intento di avviare un confronto produttivo ad attrarre ulteriori fondi regionali per la crescita della città.
Non lo abbiamo mai chiamato “salva Matera” perché Matera non ha bisogno di essere salvata da nulla se non dalle menzogne e dalle false illazioni di chi ha a cuore esclusivamente la propria ambizione personale e non le reali necessità della città.
Certo il provvedimento arriva in Consiglio a seguito di quello che comunemente è conosciuto come “salva Potenza bis”, che è una vera è propria copertura di debiti, e che dimostra che è assolutamente necessario avviare un confronto tra tutti gli Enti territoriali per ridefinire l’ambito dei servizi essenziali che i Comuni devono erogare ai cittadini ma anche riflettere sul rapporto tra Ente Regione e Comuni rispetto ad operazioni mirate che generino immediatamente profitto e crescita sociale.
L’avevamo definita “provocazione” perché non vi era nessuna volontà di intestarsi una vittoria che, se ci sarà, sarà della Città di Matera e della capacità di ascoltare e confrontarsi che l’Amministrazione Bennardi, a trazione Movimento 5 Stelle, sta mettendo in atto sin dall’insediamento nell’ottobre del 2020.
Operazioni come quella proposta non si giocano in una notte e con la foga del risultato ma necessitano di approfondimenti e confronto perché possano generare un piano di investimenti che si inserisca in modo concreto nei programmi che l’Amministrazione Comunale sta già portando avanti nella gestione ordinaria della Città.
Vi è stata una prima commissione conclusa con l’impegno della presentazione di proposte di integrazione al documento iniziale (ad oggi non mi risulta siano pervenute alla Presidenza della Commissione proposte da discutere). Poi la Commissione Bilancio è stata impegnata nei lavori per il provvedimento di salvaguardia e quindi si è riprogrammata la discussione per il mese di settembre. Vi sono state interlocuzioni in Regione per comprendere le volontà di apertura ad un ragionamento di questo tipo.
Risulta sin troppo semplice immaginare di chiedere a “mamma Regione” i soldi per comprare l’ex area Barilla. Questo nelle prospettive di chi non ha capacità di programmazione e progettazione. Basta allargare un minimo la riflessione per comprendere che una volta acquistata bisognerà progettare e, soprattutto, gestire che non sono operazioni propriamente low cost, solo per fare un esempio.
In definitiva un OdG, che invita la Regione Basilicata ad accettare di rapportarsi con la Città di Matera in modo costruttivo con un piano di investimenti mirati e di immediata esecuzione, non è un argomento da sviscerare sulla sdraio in una giornata di un agosto rovente, ma deve svolgersi nelle sedi opportune con, intorno al tavolo, soggetti con capacità decisionali e conoscenza dei bilanci su cui incidono tali operazioni.
Il bluff immaginario lo lasciamo a chi per arroganza e supponenza si trincera dietro pseudo aggressioni social. Il Movimento 5 Stelle di Matera preferisce lavorare per costruire progetti concreti insieme a quanti vogliono bene alla Città.
Nelle partite di poker i Jolly Joker non hanno valore anzi vengono proprio scartati.